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La sua missione è la messa a punto e l’utilizzazione di tecnologie abilitanti per la realizzazione di dispositivi micrometrici e sub-micrometrici per il settore aeronautico. La Rete si occupa di tutte le fasi di sviluppo, dalla progettazione sino alla preparazione e caratterizzazione dei materiali, alla realizzazione di dispositivi, allo sviluppo dell’elettronica e all’integrazione del microsistema finale. È costante l’attenzione per la portabilità e per il contenimento dei costi e dei consumi.

Chi siamo
Partecipano alla Rete le seguenti unità di ricerca: gli istituti IMM (Lecce), IPCF (Bari) e IMIP (Bari) del CNR, l’ENEA di Brindisi, il Dipartimento di Scienze Mediche di base, Neuroscienza ed Organo di Senso (SMBNOS) dell’Università di Bari, il Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione dell’Università del Salento.
Il coordinatore scientifico è Pietro Siciliano del CNR-IMM, Lecce.

Cosa possiamo fare con le nostre attrezzature e tecnologie
La Rete offre servizi tecnologici avanzati, quali preparazione e caratterizzazione di materiali, produzione di sensori e dispositivi miniaturizzati per il controllo di parametri chimico-fisici-biologici, progettazione, prototipizzazione e caratterizzazione di circuiti elettronici integrati e di schede elettroniche, realizzazione di reti di sensori distribuiti per il monitoraggio ambientale e per il controllo intelligente.

Settori target
Aeronautico e aerospaziale, ambient assisted living, domotica e building automation, monitoraggio ambientale, agroalimentare e agro-industria, biomedicale, smart cities, trasporti, efficienza energetica.


Qui di seguito alcune delle principali attrezzature della Rete SENS & Microlab, finanziate dalla Regione Puglia nell’ambito dell’intervento “Reti per il rafforzamento del potenziale tecnologico regionale”:

La Rete sviluppa sistemi innovativi in grado di diminuire i rischi meteorologici della navigazione aerea in zona di avvicinamento nell’area aeroportuale, attraverso la riduzione e mitigazione di alcuni rischi di volo, la gestione della previsione meteorologica (nowcasting aeroportuale), la gestione di dati telerilevati provenienti da osservazioni da terra (radar meteo, dati convenzionali, ecc.), da satellite (Meteosat Second Generation, MODIS, ecc.) e da piattaforma aerea per osservazioni di ricerca e di servizio.

Chi siamo
Partecipano alla Rete le seguenti unità di ricerca: l’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima (ISAC), l’Istituto di Ricerca Sulle Acque (IRSA) e l’Istituto di Studi sui Sistemi Intelligenti per l’Automazione (ISSIA) del CNR.
Il coordinatore scientifico è Franco Prodi del CNR-ISAC.

Cosa possiamo fare con le nostre attrezzature e tecnologie
La Rete offre prodotti e servizi tecnologici avanzati, tra cui: prodotti innovativi di osservazione meteorologica a elevata risoluzione spazio-temporale, mappe tematiche ad altissima risoluzione spaziale e spettrale, sviluppo di nuovi algoritmi e/o miglioramento di algoritmi esistenti specifici per il fenomeno da indagare.
Nell’ambito della riduzione dei rischi di volo, la Rete produce l’allerta di wind shear (gradiente del vento) con rete di radar a terra, l’allerta di condizione di ghiacciamento di parti di aeromobili, l’allerta per il rischio di acqua-planing sulla pista.
Nell’ambito della gestione aeroportuale, la Rete sviluppa specifiche soluzioni di nowcasting (gestione della previsione meteorologica) finalizzate all’attività di assistenza al volo e, in generale, all’attività aeroportuale.

Settori target
Aeronautico e aerospazio


Qui di seguito alcune delle principali attrezzature della Rete RIVONA, finanziate dalla Regione Puglia nell’ambito dell’intervento “Reti per il rafforzamento del potenziale tecnologico regionale”:

La Rete si occupa dello sviluppo di nuove tecnologie per sistemi di propulsione, conversione, distribuzione e utilizzazione dell’energia, che ne consentano il recupero di efficienza; si occupa, inoltre, di sviluppare metodologie, strumentazioni e tecnologie per il controllo dell’impatto ambientale dei sistemi energetici e dei trasporti, con particolare attenzione a quelli aeronautici.A tali scopi la Rete crea importanti sinergie tra le diverse attività di modellazione numerica e di analisi sperimentale condotte dalle unità di ricerca.

Chi siamo
Partecipano alla Rete le seguenti unità di ricerca: i laboratori di Propulsione aerospaziale, Sensori e microsistemi, Costruzioni aeronautiche, Scienze dei materiali, Motori, Chimica fisica applicata del Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione dell’Università del Salento e il laboratorio di Chimica del Dipartimento di Chimica dell’Università di Bari.
Il coordinatore scientifico è Antonio Ficarella del Dipartimento di Ingegneria dell’Università del Salento.

Cosa possiamo fare con le nostre attrezzature e tecnologie
La Rete offre servizi tecnologici avanzati, tra cui attività di indagine su combustione e propulsione, progettazione meccanica, sviluppo di sensori. In particolare, può effettuare: test e monitoraggio strumentale della combustione per le applicazioni propulsive; test di motori innovativi per la propulsione aeronautica, come i motori alternativi; sviluppo di sensori per il monitoraggio della combustione e della concentrazione delle emissioni inquinanti, da integrare in impianti avionici di controllo del motore; sviluppo di materiali ceramici resistenti alle alte temperature.

Settori target
Aeronautico e aerospaziale, trasporti, produzione di energia, scienza e tecnologia dei materiali, chimica.


Qui di seguito alcune delle principali attrezzature della Rete Green Engine, finanziate dalla Regione Puglia nell’ambito dell’intervento “Reti per il rafforzamento del potenziale tecnologico regionale”:

La Rete si occupa dello studio e realizzazione di materiali innovativi per usi aerospaziali, attraverso la caratterizzazione delle proprietà meccaniche di materiali e componenti.

Chi siamo
Partecipano alla Rete le seguenti unità di ricerca: il Dipartimento di Meccanica, Matematica e Management (DMMM) del Politecnico di Bari; il Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione dell’Università del Salento (sedi di Lecce e Brindisi).
Il coordinatore scientifico è Carmine Pappalettere del Politecnico di Bari.

Cosa possiamo fare con le nostre attrezzature e tecnologie
La Rete offre servizi tecnologici avanzati, tra cui: caratterizzazione meccanica di componenti e materiali in differenti condizioni di carico (es. statico, fatica, flessione, impatto, ecc.) e ambientali (es. effetti di temperatura, umidità, invecchiamento); valutazione della resistenza di componenti aeronautici con tecniche avanzate di analisi delle sollecitazioni e caratterizzazione dei danni da impatto e dei meccanismi di collasso; analisi sperimentale e numerica (FEM) dello stato di tensione di strutture; implementazione di sistemi ottici per l’analisi di deformazioni e ricostruzione 3D; esecuzione di prove su strutture aeronautiche in scala reale.

Settori target
Aerospazio, automobilistico, cantieristica navale, elettronica, biomeccanica.


Qui di seguito alcune delle principali attrezzature della Rete EMILIA, finanziate dalla Regione Puglia nell’ambito dell’intervento “Reti per il rafforzamento del potenziale tecnologico regionale”:

La Rete sviluppa tecnologie e protocolli innovativi per il miglioramento genetico dell’uva da tavola pugliese, con la finalità di ottenere nuove varietà di uva da tavola senza semi e con migliori caratteristiche morfo-produttive e nutrizionali.

Chi siamo
Partecipano alla Rete le seguenti unità di ricerca: il Centro di ricerca per la cerealicoltura (CRA); l’Istituto di Genetica Vegetale (IGV) del CNR.
Il coordinatore scientifico è Donato Antonacci del Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura, Unità di ricerca per l’uva da tavola e la vitivinicoltura in ambiente mediterraneo.

Cosa possiamo fare con le nostre attrezzature e tecnologie
La Rete offre servizi tecnologici avanzati, tra cui: tecnologie ottimizzate per l’estrazione di composti nutraceutici (polifenoli, carotenoidi e composti aromatici) dall’uva da tavola; programmi di miglioramento genetico per l’ottenimento di nuove varietà con le caratteristiche più ricercate dal mercato; servizi di consulenza a imprese impegnate nel miglioramento genetico della vite; strumenti per la razionalizzazione dell’uso delle risorse idriche nelle coltivazioni di varietà di uva da tavola.

Settori target
Agroalimentare, Farmaceutico, Ecologico/ambientale


Qui di seguito alcune delle principali attrezzature della Rete TEGUVA, finanziate dalla Regione Puglia nell’ambito dell’intervento “Reti per il rafforzamento del potenziale tecnologico regionale”:

La Rete SELGE si sviluppa intorno alle competenze di 11 laboratori Universitari e di Enti pubblici che svolgono ricerche innovative nei campi della genomica, trascrittomica, metabolomica, genetica, biochimica, protezione delle piante da patogeni e parassiti, valorizzazione del germoplasma e qualità e sicurezza degli alimenti. La rete SELGE rivolge i propri servizi a Enti di ricerca, Organizzazioni di categoria, Servizi pubblici operanti in agricoltura, Laboratori accreditati per la diagnosi fitopatologica, Laboratori di analisi agroalimentari, Consorzi vivaistici, Associazioni e organizzazioni di produttori.

Chi siamo
Partecipano alla Rete le seguenti unità di ricerca: i dipartimenti di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti (DiSSPA) e di Informatica (DI), nonché il METEA – Centro Interdipartimentale Metodologie e Tecnologie Ambientali dell’Università di Bari; il Dipartimento di Scienze Agrarie, degli Alimenti e dell’Ambiente (SAFE) dell’Università di Foggia; il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche e Ambientali dell’Università del Salento; l’Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari; l’Istituto per la Protezione delle Piante (IPP) e l’Istituto di Virologia Vegetale (IVV) del CNR.
Il coordinatore scientifico è Vito Nicola Savino del Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti – Università degli Studi di Bari.

Cosa possiamo fare con le nostre attrezzature e tecnologie
Sequenziamento massale di librerie di DNA ed RNA ; analisi bioinformatica primaria e secondaria per studi di genomica, trascrittomica, metagenomica; identificazione di marcatori molecolari per selezione assistita e miglioramento genetico; tracciabilità molecolare in prodotti tipici, produzione di diagnostici innovativi; diagnosi molecolare (protocolli EPPO) per organismi da quarantena (virus, funghi e batteri fitopatogeni); identificazione e caratterizzazione molecolare, microscopica e biosaggi per funghi, batteri, nematodi e insetti di interesse agrario, analisi metabolomica e cellulare, ricerca HPLC e spettroscopica di composti nutraceutici; citologia confocale per identificazione di stress biotici/abiotici e caratterizzazione varietale; determinazione dei metaboliti secondari e micotossine in frutta e ortaggi freschi e in prodotti derivati; caratterizzazione nutraceutica di olio e vino.
certificazione di specie vegetali mediante selezione clonale e sanitaria; risanamento di germoplasma infetto da agenti patogeni; mantenimento in quarantena di vegetali di importazione; conservazione in vivo e in vitro di germoplasma vegetale; costituzione di nuove varietà.

Unità di ricerca principale
Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti – Università degli Studi Aldo Moro via Amendola 165/A 70125

Nodi della Rete

  1. Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti Università di Bari – Sez. Patologia vegetale, Università di Bari (UR1) (Soggetto capofila)
  2. Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti – Sez. di Genetica Agraria, Università di Bari (UR2)
  3. Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti – Sez. Entomologia e Zoologia agraria, Università di Bari (UR3)
  4. Dipartimento di Informatica, Università di Bari (UR4)
  5. Dipartimento di Scienze Agrarie, degli Alimenti e dell’Ambiente – Sezione Genetica Agraria, Università di Foggia (UR5)
  6. Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologico Ambientali – Laboratorio di Botanica e Biologia Cellulare dei Vegetali, Università del Salento (UR6)
  7. Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologico Ambientali – Laboratorio di Fisiologia Vegetale, Università del Salento (UR 7)
  8. Dipartimento di Scienze Agrarie, degli Alimenti e dell’Ambiente – Sezione Patologia Vegetale e Diagnostica, Università di Foggia (UR8)
  9. Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante – CNR, UOS di Bari /Laboratorio di Virologia Vegetale (UR9)
  10. Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari (UR10)
  11. Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante, CNR, UOS di Bari /Laboratorio di Nematologia Agraria (UR11)

Settori target
Agroalimentare, Sostenibilità ambientale ed economica delle pratiche agricole e vivaistiche


Qui di seguito alcune delle principali attrezzature della Rete SELGE, finanziate dalla Regione Puglia nell’ambito dell’intervento “Reti per il rafforzamento del potenziale tecnologico regionale”:

La Rete effettua valutazioni della contaminazione del suolo da metalli pesanti o inquinanti inorganici, attraverso tecnologie estremamente avanzate basate sull’utilizzo di raggi X, con possibilità di indagine estendibili fino a livello dei nanometri; inoltre, si propone di sintetizzare reattivi inorganici a basso costo (anche da materiali di scarto riciclati) per intrappolare nel suolo i metalli pesanti rinvenuti, neutralizzandoli.

Chi siamo
Partecipa alla Rete, oltre al Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti dell’Università di Bari, anche il Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale, del Territorio, Edile e di Chimica del Politecnico di Bari.
Il coordinatore scientifico è Roberto Terzano dell’Università di Bari.

Cosa possiamo fare con le nostre attrezzature e tecnologie
La Rete offre prodotti e servizi ad alto valore aggiunto alle imprese, tra cui tecnologie innovative per la bonifica di suoli contaminati, basate sull’intrappolamento in situ di forme insolubili di metalli pesanti all’interno di strutture minerali microscopiche inerti di sintesi.

Settori target
Agroindustria, Ambiente.

La Rete si occupa di ottimizzare i processi di trasformazione di materie prime agroalimentari locali, per valorizzarle dal punto di vista organolettico, igienico-sanitario, nutrizionale e funzionale. In tal modo sviluppa prodotti funzionali nell’ambito di filiere tradizionali dell’industria agroalimentare pugliese quali la lattiero-casearia, la viti-vinicola, l’olivicola, l’orto-frutticola e la cerealicola.

Chi siamo
Partecipano alla Rete le seguenti unità di ricerca: i dipartimenti Interdisciplinare di Medicina (DIM) e di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti (DiSSPA) dell’Università di Bari; il Dipartimento di Diabetologia ed Endocrinologia dell’IRCCS S. Giovanni Rotondo; i Dipartimenti di Beni Culturali e di Ingegneria dell’Innovazione dell’Università del Salento; l’Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari; l’Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari (ISPA) del CNR; il Centro di ricerca per la cerealicoltura (CRA); il Dipartimento di Epidemiologia e Biostatistica dell’IRCCS Castellana Grotte; il Dipartimento di Chimica dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale.
Il coordinatore scientifico è Matteo Alessandro Del Nobile, dell’Università di Foggia – Centro Interdipartimentale BIOAGROMED.

Cosa possiamo fare con le nostre attrezzature e tecnologie
La Rete offre servizi tecnologici avanzati, tra cui: caratterizzazione delle materie prime alimentari, in termini sia di qualità sia di proprietà funzionali; protocolli di produzione innovativi finalizzati a migliorare la qualità dei prodotti agricoli; ottimizzazione dei processi produttivi e di confezionamento dei prodotti funzionali oggetto di studio; studio di tecnologie di molitura innovativa in grado di migliorare le proprietà nutrizionali dei derivati dei cereali senza alterarne le caratteristiche sensoriali; analisi e sviluppo di protocolli e tecnologie per migliorare qualità e sicurezza della materia prima e del prodotto trasformato, nonché tracciabilità e rintracciabilità, caratteristiche salutistico-nutrizionali, allergeniche ed immunologiche.

Settori target
Agroalimentare (cerealicolo, viti-vinicolo, olivicolo, lattiero-caseario e ortofrutta)


Qui di seguito alcune delle principali attrezzature della Rete LAIFF, finanziate dalla Regione Puglia nell’ambito dell’intervento “Reti per il rafforzamento del potenziale tecnologico regionale”:

La Rete sviluppa conoscenze e tecnologie innovative per la produzione e la diffusione di prodotti tipici di origine animale di qualità, da fornire al settore dell’allevamento.

Chi siamo
Partecipano alla Rete, oltre al Dipartimento di Bioscienze, Biotecnologie e Biofarmaceutica, anche i Dipartimenti di Medicina veterinaria e di Emergenza e Trapianti d’Organi dell’Università di Bari.
Il coordinatore scientifico è Giovanni Michele Lacalandra dell’Università di Bari.

Cosa possiamo fare con le nostre attrezzature e tecnologie
La Rete sviluppa servizi tecnologici avanzati, tra cui: individuazione genetica delle popolazioni animali di pregio, finalizzata alla conservazione della biodiversità a sostegno della produzione di alimenti tipici e di qualità; tecniche di miglioramento e razionalizzazione di strutture ed infrastrutture di allevamento, con eliminazione di fattori riconosciuti stressogeni per gli animali; controllo della qualità sanitaria degli alimenti destinati agli animali e individuazione di fonti proteiche alternative; diagnosi delle malattie infettive degli animali da reddito; fecondazione assistita mediante produzione di embrioni in vitro, analisi qualitativa e crioconservazione di gameti ed embrioni, embryo-transfer; sistemi robotizzati per l’identificazione biomolecolare di ceppi microbici autoctoni, tecnologicamente e organoletticamente utili; tracciabilità molecolare ed etichettatura dei prodotti di origine animale per preservare la tipicità dei prodotti.

Settori target
Allevamento

La Rete si occupa della raccolta sistematica, caratterizzazione, analisi, conservazione e valorizzazione della biodiversità microbica e vegetale finalizzata all’innovazione tecnologica e relativo trasferimento al sistema agro-alimentare. Il principale obiettivo è quello di garantire qualità e sicurezza delle produzioni agroalimentari.

Chi siamo
Partecipano alla Rete, oltre all’Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari del CNR, anche l’Istituto di Bioscienze e Biorisorse, l’Istituto di Tecnologie Biomediche, l’Istituto di Biomembrane e Bioenergetica e Biotecnologie Molecolari, l’Istituto per l’Ambiente Marino Costiero del CNR; l’Unità di ricerca per l’uva da tavola e la vitivinicoltura in ambiente mediterraneo del CREA; il Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti dell’Università di Bari; il Dipartimento di Scienze Agrarie, degli Alimenti e dell’Ambiente dell’Università di Foggia.
Il coordinatore scientifico è Vincenzo Lippolis dell’ISPA-CNR.

Cosa possiamo fare con le nostre attrezzature e tecnologie
Grazie all’integrazione di più laboratori con competenze chimiche e biologico-molecolari nell’ambito della biologia vegetale, della microbiologia, della qualità, della sicurezza, delle tecnologie alimentari, della bioinformatica, mira a rispondere alla domanda presente sul territorio regionale offrendo un serie di servizi analitici e soluzioni tecnologiche applicabili lungo i diversi livelli della filiera agroalimentare: dal campo alla raccolta, alla conservazione, alla produzione e alla commercializzazione dei prodotti.

Settori target
Agroindustria (filiere cerealicola-prodotti da forno, lattiero-casearia, vitivinicola, olivicola, ittica/mitilicola, trasformazione carni, ortofrutticoli freschi e vegetali fermentati)