Instabilità genomica, inquinamento e tumore al polmone; definizione di nuovi biomarcatori tumorali
Obiettivo generale della ricerca
Studio di rotture al DNA alla base del cancro in campioni pugliesi di tumore al polmone, attraverso analisi di SNP array, FISH, e Next Generation Sequencing (NGS) nei pazienti più informativi, seguiti da studi d’espressione, analisi di metilazione e di modificazioni istoniche delle regioni coinvolte. Interessante sarà, inoltre, verificare se le alterazioni epigenetiche individuate dalle analisi condotte (o fattori a esse associati) siano rilevabili anche nel sangue (DNA circolante) dei pazienti, con l’obiettivo di definire nuovi marker predittivi di tumore al polmone
Principali risultati prodotti
Lista dei campioni con amplificazione genomica da studiare e regioni coinvolte (Rapporto)
Validazione dei risultati ottenuti dalle analisi di NGS ed RNA-seq, attraverso esperimenti di FISH e PCR e stesura di un manoscritto con la descrizione dei risultati ottenuti nei tre anni sui campioni di SCLC (Rapporto)
Principale know-how prodotto
Meccanismo di sliding neocentromerico responsabile della formazione di epialleli neocentromerici nel cancro
Ipotesi originale che rotture cromosomiche in prossimità del marcatore istonico H3K9ac potrebbero dare origine a fenomeni di extra-replicazione generando frammenti episomici contenenti copie multiple della stessa regione
Scoperta di trascritti di fusione ricorrenti e non supportati da riarrangiamenti genomici a supporto
Sfida sociale: Prevenzione, accertamento e cura della malattia
Il progetto ha come scopo quello di accrescere le conoscenze sul tumore al polmone, focalizzandosi su specifiche attività per individuare associazioni tra rotture cromosomiche ricorrenti, geni coinvolti e stile di vita dei pazienti. Lo studio dei neocentromeri ha permesso di evidenziare l'estrema plasticità di tali strutture capaci di evolvere e "scivolare" lungo i marker su cui sono formati. L'analisi combinata di genoma e trascrittoma ha permesso di evidenziare la ricorrenza di alcuni trascritti di fusione e la presenza di molte chimere non supportate da eventi genomici, quindi derivanti da eventi di cis- e trans-splicing, meccanismi di ricombinazione genica post-trascrizionale che fino a pochi anni fa sembravano tipici dei soli invertebrati, e che stanno emergendo come cruciali sia nei processi fisiologici che patologici anche nel resto degli organismi, uomo compreso. Tali meccanismi rappresentano uno dei temi caldi delle bioscienze degli ultimi anni, il che rende i risultati del presente progetto estremamente interessanti per la comunità scientifica
Collaborazioni internazionali rilevanti attivate
- Università di Lund (Progetti congiunti)
Collaborazione nello svolgimento di esperimenti di ChIP-seq per la caratterizzazione del neocentromero
Collaborazioni nazionali rilevanti attivate
- Università di Bologna - FABIT (Progetti congiunti)
Collaborazione alla caratterizzazione dei neocentromeri
- CNR - ITB (Progetti congiunti)
Supporto all’analisi dei dati bioinformatici
- Macchia G., Severgnini M., Purgato S., Tolomeo D., Casciaro H., Cifola I., L'Abbate A., Loverro A., Palumbo O., Carella M., Bianchini L., Perini G., De Bellis G., Mertens F., Rocchi M., Storlazzi C.T. (2018) The Hidden Genomic and Transcriptomic Plasticity of Giant Marker Chromosomes in Cancer. Genetics
Macchia Gemma
BIO/18 Genetica
Dipartimento di Biologia
Università degli Studi di Bari "Aldo Moro"