Approvata la riforma di ARTI in Agenzia regionale per la Tecnologia, il Trasferimento Tecnologico e l’Innovazione
Il Consiglio regionale ha approvato la Legge che disciplina la nascita di una nuova ARTI, che integrerà le attuali finalità e competenze dell’Agenzia, istituita nel 2004, con quelle di un centro regionale di trasferimento tecnologico, divenendo Agenzia regionale per la Tecnologia, il Trasferimento Tecnologico e l’Innovazione.
Alla base della Legge la necessità di rispondere ai bisogni del territorio, con particolare riferimento al complesso processo che porta al trasferimento di conoscenze dal mondo della ricerca al mercato e che prevede, fra l’altro, l’identificazione di nuove tecnologie e la loro applicazione industriale. La nuova Agenzia regionale per la Tecnologia, il Trasferimento Tecnologico e l’Innovazione, il cui acronimo resterà ARTI, sarà un’agenzia strategica che opererà a supporto della definizione e gestione delle politiche per lo sviluppo economico, l’istruzione, la formazione, il lavoro e quale centro per il trasferimento di conoscenza finalizzato allo scouting dei risultati di ricerca presenti nelle università, nei centri di ricerca e presso le imprese, con l’obiettivo di condurli sul mercato.
A integrazione delle attività di sviluppo di conoscenza, analisi, studio, monitoraggio, valutazione e gestione di progetti già svolte, la nuova ARTI perseguirà pertanto la mission del potenziamento dei processi di trasferimento tecnologico, necessari a valorizzare i risultati della ricerca ottenuti dalle università, dai centri di ricerca e dalle imprese pugliesi, attraverso ulteriori obiettivi quali:
- operare sul processo che va dal completamento dei risultati della ricerca fino alla produzione di mercato;
- svolgere attività di accompagnamento della scoperta scientifica, tecnologica o di innovazione;
- rafforzare la capacità degli organismi di ricerca di individuare e validare soluzioni tecnologiche e risultati di ricerca con elevato potenziale di trasferimento al mercato, attraverso un potenziamento delle capacità dei rispettivi uffici di trasferimento tecnologico e della loro dimensione di rete e azioni mirate all’emersione delle eccellenze e alla loro validazione industriale;
- attivare una maggiore qualificazione dei fornitori di servizi di supporto all’innovazione e al trasferimento tecnologico nelle medie e piccole imprese, quali organizzazioni intermediarie e consulenti, attraverso la definizione di standard comuni di qualità;
- valorizzare i risultati della ricerca di soggetti pubblici e privati.
Queste nuove funzioni di ARTI, dunque, aggiungono un ulteriore nuovo tassello alla strategia regionale di ricerca e sviluppo.