Articolo L’imprenditoria innovativa femminile: i dati per startup e PMI pugliesi

L’imprenditoria innovativa femminile: i dati per startup e PMI pugliesi

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Tra il 2012 e il 2015 in Italia vi è stata una serie di modifiche legislative riguardanti l’imprenditoria innovativa. Infatti, sono state introdotte nell’ordinamento giuridico due nuove fattispecie: si tratta delle startup e delle PMI innovative che, per essere considerate tali, potersi iscrivere in apposite sezioni del Registro delle imprese e godere di determinati benefici fiscali, devono possedere specifici requisiti in riferimento a spese minime in ricerca e sviluppo, a capitale umano e a proprietà intellettuale.

Le sezioni speciali del Registro dedicate a queste imprese sono aggiornate a cadenza settimanale e contengono una serie di informazioni utili per conoscere maggiormente queste realtà, tra cui il dettaglio sulla prevalenza femminile calcolata sulla quota del capitale sociale e sugli amministratori, a seconda che questa sia:

  • esclusiva (la semisomma tra la quota del capitale sociale detenuta da donne e la quota
    degli amministratori di genere femminile sul totale sia pari al 100%);
  • forte (la stessa semisomma è superiore al 66%);
  • maggioritaria (la semisomma è almeno pari al 50%).

Si offre pertanto uno spaccato della presenza femminile in Puglia in questa categoria di imprese, dove particolarmente importante è l’apporto di creatività e competenze elevate, a confronto con quanto avviene a livello nazionale.

Grafico ARTI In pillole

In generale, la prevalenza femminile in termini di capitale sociale ed amministrazione non si osserva mai se non in un piccolo campione (mai superiore al 15% del totale), sia in Puglia sia in Italia.
Da evidenziare che, in Puglia, la percentuale è superiore rispetto alla media italiana, in riferimento sia alle startup innovative (14,2% vs. 13,7%) sia alle PMI innovative (10% vs. 7,7%). Se si scende nel dettaglio della categoria di prevalenza, la situazione è maggiormente variegata e, nello specifico, vi è una prevalenza femminile esclusiva maggiore a livello nazionale (1,5%) che a livello regionale (0,7%).

Per maggiori approfondimenti: Registro delle imprese – Sezioni speciali.