Il riuso delle acque in agricoltura: un passo verso l’economia circolare
Si è tenuto a Stornarella (FG), presso la sede dell’azienda agroindustriale Fiordelisi Srl, il workshop “Il progetto DEMOWARE e il riuso delle acque in agricoltura in Puglia”, organizzato da ARTI – Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione, in collaborazione con IRSA CNR e l’azienda Fiordelisi.
L’iniziativa si è svolta nell’ambito del progetto europeo DEMOWARE, finanziato dall’Unione Europea attraverso il 7°PQ, che ha l’obiettivo di promuovere l’utilizzo delle acque reflue. In particolare, la Puglia si è concentrata sul riuso delle acque a fini agricoli, anche attraverso la sperimentazione della depurazione delle acque a fini irrigui che avviene nell’impianto dimostratore della Capitanata, gestito dall’azienda Fiordelisi e dall’IRSA CNR.
L’evento ha avuto inizio con i saluti istituzionali di Carlo Gadaleta Caldarola, project manager di ARTI, che ha presentato il progetto DEMOWARE e ha sottolineato l’importanza del riuso delle acque quale tassello verso l’economia circolare e di Giovanni Fiordelisi, titolare dell’azienda, che ha evidenziato che il coinvolgimento dell’azienda nel progetto è nel solco dell’impegno che la Fiordelisi Srl conduce coniugando tradizione e innovazione, anche attraverso la sperimentazione per il riuso delle acque per l’irrigazione.
Presente inoltre in modalità videoconferenza Laura Alcalde Sanz, funzionario presso DG Joint Research Centre della Commissione Europea, che ha annunciato che i risultati del progetto Demoware saranno utilizzati per stilare le prossime linee guida della Commissione Europea sul riuso delle acque, che stabiliranno inoltre i requisiti minimi di qualità dei reflui depurati.
I partecipanti all’iniziativa hanno visitato l’area produttiva dell’azienda e l’impianto dimostratore di Capitanata per la depurazione delle acque, che costituisce uno dei 10 impianti dimostratori del progetto localizzati in Europa e Israele. In particolare, Giovanni Fiordelisi ha illustrato i processi produttivi dell’azienda, che comportano un consumo rilevante di acque (per la coltivazione e la trasformazione dei prodotti agroindustriali) e la conseguente produzione di acque reflue.
Pompilio Vergine, IRSA CNR, ha illustrato il funzionamento dell’impianto dimostratore, che è costituito da un processo a fanghi attivi convenzionale seguito da un affinamento per ultrafiltrazione, che produce acqua depurata utilizzata per l’irrigazione del campo sperimentale: i risultati di tre anni di sperimentazione hanno consentito di verificare che le acque depurate sono adeguate per l’uso a fini irrigui e sostanzialmente equivalenti alle fonti di approvvigionamento idrico alternative.
Successivamente Stijn Brouwer, KWR Water – Istituto olandese di ricerca sul ciclo dell’acqua, ha presentato i principali fattori ostativi (standard di qualità, barriere legislative e di prezzo) e quelli abilitanti (coinvolgimento dei consumatori, informazione, sensibilizzazione) alla diffusione del riuso delle acque, coordinando un laboratorio interattivo nel quale ha coinvolto tutti i partecipanti nell’individuazione delle buone pratiche per il riuso delle acque in Puglia.
L’iniziativa si è conclusa con l’intervento di Umberto Fratino, docente di costruzioni idrauliche e marittime e idrologia presso il Politecnico di Bari, che ha moderato l’intera giornata, e ha sostenuto come la problematica ambientale di gestione dell’acqua richiede consapevolezza e processi di governance ai vari livelli (locale, nazionale ed europeo), con un focus specifico sul controllo e monitoraggio. (f.t.)