Risultati e prospettive sulla soft innovation nell’evento finale di PASSPARTOOL a Bruxelles
Risultati ma anche prospettive sul futuro della soft innovation e strumenti per orientarlo nella giusta direzione. Questo e molto altro è emerso nel corso dell’evento conclusivo di PASSPARTOOL – Key tools to assess and improve soft innovation policies, tenutosi lo scorso mercoledì 10 maggio a Bruxelles presso gli uffici della delegazione della Regione Puglia.
PASSPARTOOL, il progetto Interreg Europe attivo dal 2019 di cui ARTI è capofila, ha esplorato gli aspetti della soft innovation, ovvero quell’innovazione che coinvolge le PMI, il mondo della cultura e della creatività (non strettamente legata alla ricerca), sia da un punto di vista concettuale che politico, guardando agli strumenti pubblici per favorirla e monitorarla. L’incapacità di comprendere queste dinamiche, infatti, implica che una parte significativa delle attività innovative (o potenzialmente tali) passano inosservate e, quindi, non ricevono adeguato supportato.
Il progetto, che ha passato in rassegna la (limitata) letteratura accademica e ha esplorato le politiche attive nei paesi partner, ha evidenziato che la soft innovation e l’innovazione guidata dalla ricerca sono complementari e, pertanto, richiedono complementarità nei cambiamenti organizzativi, sociali e di consumo per generare effetti.
La conferenza finale di progetto, organizzata da ARTI in collaborazione con gli altri partner di Spagna, Paesi Bassi, Irlanda, Polonia, Finlandia, è stato il momento conclusivo di tre anni di fruttuoso scambio transfrontaliero, un’occasione per conoscere i principali risultati di PASSPARTOOL implementati nei diversi territori e partecipare ad un dialogo aperto tra responsabili politici, esperti e autorità pubbliche.
Nel corso dell’evento, introdotto da Vito Albino, Commissario straordinario di ARTI, è stata più volte sottolineata la necessità di delineare politiche e interventi sempre più specifici e mirati per consentire lo sviluppo della soft innovation, quale leva fondamentale dello sviluppo economico di un territorio. Si è discusso di limiti, opportunità, esperienze e nuove prospettive per il monitoraggio e la valutazione delle politiche sull’innovazione, ma anche di bisogni di innovazione specifici delle piccole e medie imprese e di impatto a livello locale degli obiettivi di sviluppo sostenibile previsti dall’Agenda 2030.
Inoltre, è stata presentata la S3 Community of Practices (S3 CoP), l’iniziativa della Commissione Europea che coinvolge esperti e stakeholder che si occupano di strategie di specializzazione intelligente, con l’obiettivo di supportare la DG Regio nell’attuazione di strategie e azioni a sostegno delle regioni, al fine di aiutarle ad individuare le aree prioritarie su cui intervenire in termini di sostegno alla ricerca e all’innovazione.
I risultati di PASSPARTOOL, nello specifico i piani di azione locali realizzati dai partner del progetto, sono stati il focus della tavola rotonda, da cui è emerso che la tecnologia non è sempre sufficiente per lo sviluppo economico di un territorio e che è necessario un ecosistema in salute, fatto di relazioni tra stakeholder, di comunità che diventano osservatori reattivi capaci di combinare e catalizzare buone pratiche di innovazione, in tutte le sue declinazioni.
L’evento ha, quindi, consentito di mostrare i passi necessari a migliorare la capacità di monitoraggio e sviluppare politiche ancora più efficienti a sostegno dei processi di soft innovation, con un’attenzione particolare al coinvolgimento dei beneficiari delle politiche stesse nel processo della loro elaborazione, come evidenziato da Silvia Visciano, Dirigente della sezione Ricerca e Relazioni Internazionali della Regione Puglia.