A Bari il workshop di presentazione di BioNET-PTP
“Abbiamo strumenti e competenze comprovate, ma occorre potenziare relazioni, capacità di internazionalizzazione e condivisione delle innovazioni che si producono: in questo modo la Puglia potrà consolidare il suo posizionamento di regione leader nel settore delle produzioni alimentari”.
Lo sostiene Eva Milella, presidente di ARTI, che giovedì 14 aprile ha preso parte a Bari al workshop di presentazione di BioNET-PTP, l’evento finalizzato a illustrare le caratteristiche dell’infrastruttura e che si è svolto alla presenza della comunità scientifica, degli imprenditori e di esperti del settore agroalimentare.
BioNET-PTP è la Rete della biodiversità per la valorizzazione e sicurezza delle produzioni alimentari tipiche pugliesi, che si occupa della raccolta sistematica, caratterizzazione, analisi, conservazione e valorizzazione della biodiversità microbica e vegetale, finalizzata all’innovazione tecnologica e relativo trasferimento al sistema agro-alimentare. Coordinata dall’Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari del CNR, BioNET annovera anche la partecipazione degli Istituti di Bioscienze e Biorisorse, di Tecnologie Biomediche, di Biomembrane e Bioenergetica, per l’Ambiente Marino Costiero del CNR; dell’Unità di ricerca per l’uva da tavola e la vitivinicoltura in ambiente mediterraneo del CREA; del Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti dell’Università di Bari; del Dipartimento di Scienze Agrarie, degli Alimenti e dell’Ambiente dell’Università di Foggia.
BioNET-PTP è una delle trenta reti finanziate dall’intervento Reti di Laboratori Pubblici di Ricerca, realizzato da Regione Puglia e ARTI, con l’obiettivo di potenziare la dotazione infrastrutturale dei laboratori e dei centri di ricerca pubblici pugliesi che possono essere considerati punti di riferimento per la diffusione dell’innovazione tecnologica e lo sviluppo di nuovi settori hi-tech in regione.
Un territorio, quello pugliese, che sa esprimere numeri importanti in fatto di produzioni, potendo contare su una superficie agricola che occupa il 90% della superficie complessiva (circa 2 milioni di ettari, pari, cioè, al 6,46% della superficie territoriale nazionale), sulla quale insistono 80mila imprese agricole attive registrate e capaci di sviluppare oltre 2,3 miliardi di euro di produzione agricola vendibile. Evidente, pertanto, l’esigenza di tracciare e certificare il prodotto che arriva sul mercato, garantendone la qualità lungo tutta la filiera di produzione; il tutto, finalizzato a proteggere e valorizzare un settore trainante per l’economia regionale, con evidenti vantaggi competitivi per imprese e territorio.