Arriva in Europa l’esperienza di ARTI Puglia
Attraverso due progetti europei, l’Agenzia mette ulteriormente a frutto l’esperienza maturata nel monitoraggio delle politiche di innovazione e nei modelli di intervento pubblico disegnati “dal basso”, per accrescere l’innovatività delle PMI in Europa
L’Europa premia l’esperienza che ARTI – Agenzia Regionale della Puglia per la Tecnologia e l’Innovazione ha maturato negli ultimi anni in materia di monitoraggio di politiche e misure a sostegno dell’innovazione e in materia di sviluppo di interventi basati su un approccio bottom-up nella definizione di percorsi di empowerment per neo e potenziali imprenditori.
Entrano, infatti, nell’operatività due progetti europei, NETIM e GIDDB, finanziati dal Programma per la Ricerca e l’Innovazione Horizon 2020, nei quali l’Agenzia è capofila e in cui partner sono la spagnola FUNDECYT-PCTEX, Parco Scientifico e Tecnologico dell’Estremadura e l’ungherese IFKA, ente pubblico per la promozione dello sviluppo industriale. I tre partner si incontreranno per la prima volta a Bari, presso la sede dell’Agenzia, il 14 e il 15 aprile per avviare le attività.
I due progetti vertono su due argomenti su cui ARTI ha posto molta attenzione negli ultimi anni. Il primo, NETIM (“New Tools for Innovation Monitoring”), mira a definire e condividere una metodologia per il monitoraggio di misure a sostegno dell’innovazione nelle PMI, con un focus specifico sulla definizione degli indicatori e sui sistemi di raccolta dei dati. L’obiettivo è quello di proporre ai decisori politici e agli stakeholder interessati uno strumento semplice ed efficace che fornisca in maniera immediata le informazioni necessarie a valutare la validità delle misure attuate.
Il secondo progetto, GIDDB (“New practices of Grassroots Innovation for Demand Driven Business”), intende confrontare e sviluppare modelli d’intervento pubblico, volti a valorizzare l’innovatività di imprese fondate da giovani attraverso approcci “dal basso”.
Entrambi i progetti utilizzeranno la metodologia “peer learning”, cioè di mutuo apprendimento, attraverso la quale le agenzie condivideranno esperienze e apprenderanno reciprocamente dalle rispettive buone pratiche, allo scopo di mettere a punto e condividere meccanismi di supporto per accrescere l’innovatività delle piccole e medie imprese europee. Obiettivo finale di ognuno dei progetti, infatti, è l’elaborazione di un documento di riferimento e guida sui modelli e sugli strumenti elaborati dalle tre agenzie. I documenti saranno pubblicati e disponibili gratuitamente a chiunque intenda sperimentare i modelli proposti.
“Sono particolarmente soddisfatta – dichiara Eva Milella, la presidente di ARTI – poiché, anche grazie a questi progetti, si realizza uno degli obiettivi che mi ero posta all’avvio della mia esperienza alla guida dell’Agenzia pugliese: e cioè quello di creare e consolidare reti e connessioni dell’ARTI, in modo da potenziare la sua riconoscibilità anche su scala europea quale soggetto che esprime competenze specialistiche al servizio di un più sistematico processo di internazionalizzazione dell’innovazione pugliese”.