La partecipazione della Puglia ai Cluster Tecnologici Nazionali
In Italia, i Cluster Tecnologici Nazionali (CTN) sono stati inizialmente promossi dal Ministero dell’Università e della Ricerca nel 2012, in coerenza con le priorità del Programma dell’Unione Europea per la ricerca e l’innovazione Horizon 2020.
I CTN si configurano come aggregazioni organizzate di soggetti pubblici e privati operanti sul territorio nazionale nei settori della ricerca industriale, della formazione e del trasferimento tecnologico. Il loro ruolo principale è fungere da propulsori della crescita economica sostenibile e catalizzatori di risorse per meglio rispondere alle necessità dei territori e del mercato, per coordinare e rafforzare il collegamento tra ricerca e tessuto produttivo. Sono quindi i luoghi ideali deputati alla condivisione e al trasferimento di conoscenze e competenze specialistiche tra i diversi attori del sistema innovativo di livello nazionale, regionale e locale e all’elaborazione di proposte e strategie per accelerare i processi di innovazione e aumentare la competitività dell’intero sistema economico nazionale.
La nascita e lo sviluppo dei CTN è avvenuto in due distinte fasi temporali: la prima, con un decreto direttoriale del 2012, ha promosso l’avvio dei primi otto CTN; la seconda, con un decreto del 2016, ne ha promosso ulteriori quattro, giungendo complessivamente a 12 CTN. In particolare, a ogni CTN deve corrispondere uno specifico ambito tecnologico e applicativo capace di contribuire al rafforzamento della competitività territoriale e nazionale, ambiti individuati dagli stessi decreti direttoriali del MUR che ne hanno promosso la costituzione e che hanno nel tempo allineato i domini tecnologici dei CTN a quelli previsti dalla strategia nazionale di sviluppo intelligente (SNSI).
Un’analisi di dettaglio effettuata sui siti istituzionali dei diversi CTN ha permesso di constatare che in ciascuno dei CTN è presente, nella base associativa, almeno un socio della Puglia. Oltre alle università regionali, sono presenti altre importanti realtà del sistema innovativo regionale, come distretti, consorzi, fondazioni, singole imprese.
Com’è desumibile dalla Figura, la categoria di soci prevalenti è data da Enti Pubblici di ricerca (soprattutto Università di Bari e Università del Salento con la partecipazione, rispettivamente, a quattro e tre CTN ciascuna) ed imprese, sia di grandi dimensioni, sia PMI innovative.
Infine, sul totale nazionale, la partecipazione pugliese è particolarmente rilevante nel caso del CTN Tecnologie per gli ambienti di vita (che prevede la partecipazione di 8 player a livello centrale, cui si associano, regionalmente, altre organizzazioni), nel caso del CTN Smart, secure and inclusive communities e del CTN Chimica verde.
Per ulteriori approfondimenti: Ministero dell’Università e della Ricerca, Cluster Tecnologici Nazionali.