N. 10/2022 – Competenze digitali e caratteristiche socio-demografiche della popolazione: un’analisi a livello delle regioni UE
Le competenze digitali sono sempre più strategiche nei processi di sviluppo territoriali e già nel 2006 sono state inserite nella Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio tra le otto competenze chiave per l’apprendimento permanente, in quanto ritenute essenziali per la realizzazione e lo sviluppo personale, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione.
Dal 2014 la Commissione Europea monitora annualmente i progressi raggiunti in tale ambito dagli Stati Membri mediante i rapporti Digital Economy and Society Index (DESI), nei quali vengono forniti ai singoli Paesi dati ed informazioni per supportarli ad individuare le aree che richiedono investimenti in via prioritaria. Nell’ultima edizione del rapporto, rilasciata a luglio 2022, l’Italia è risalita di due posizioni rispetto al 2021, collocandosi ora al 18° posto tra i 27 Stati membri dell’UE, grazie soprattutto ai progressi in termini di connettività e al raggiungimento di un livello almeno di base di intensità digitale da parte della maggior parte delle PMI italiane.
Tuttavia, l’ultimo rapporto fa rilevare anche come oltre la metà dei cittadini italiani non dispone di competenze digitali di base: in questo, l’Italia precede solo Romania e Bulgaria. Da quest’analisi emerge la necessità per l’Italia di ulteriori sforzi per progredire verso gli obiettivi fissati per il 2030 dal Decennio digitale europeo, in cui le competenze rappresentano uno dei quattro punti cardinali della bussola digitale.
Al momento, nella statistica ufficiale, non si dispone di informazioni per un indice regionale corrispondente al DESI, né di indicatori sul livello delle competenze digitali possedute complessivamente dalla popolazione.
Per questo, l’Instant Report n. 10 di ARTI propone un’analisi alternativa per monitorare la situazione territoriale delle competenze digitali della popolazione mettendole in relazione con alcune caratteristiche socio-demografiche che ne possono costituire le determinanti, quali istruzione, reddito, occupazione avanzata.
Il dato che emerge è che il grado nell’utilizzo di Internet nelle regioni italiane è comparabile a quanto avviene nel resto d’Europa (79% vs. 81,4% il confronto tra le due medie), ma differenze significative vi sono invece nell’utilizzo che viene fatto di Intenet: in Italia, in media, la percentuale di individui che lo utilizza, ad esempio, in maniera più avanzata per obblighi e servizi pubblici è circa la metà di quanto avviene nel resto dell’UE (34% vs. 63,8%).
L’analisi a livello delle singole regioni europee evidenzia, invece, che migliori competenze digitali sono associate a popolazione relativamente più giovane, con livello di istruzione mediamente più alto, con una quota più alta di occupazione nei settori tecnologicamente avanzati, reddito medio più elevato.
A valle dell’analisi, nelle conclusioni, vengono messi in evidenza gli ambiti su cui poter fare leva in Puglia per il rafforzamento da parte della popolazione delle abilità di base per muoversi con sufficiente consapevolezza nel mondo del digitale e per una maggiore acquisizione da parte del sistema produttivo di lavoratori in possesso di specifiche competenze digitali.