Il terzo settore: le cooperative sociali in Puglia
Nel sistema economico e sociale, il terzo settore (o settore non-profit) è così denominato per contraddistinguerlo dalle attività dello Stato e di altre amministrazioni pubbliche (primo settore) e dalle attività di altri operatori economici che operano sul mercato con l’obiettivo di conseguire un profitto (secondo settore).
A partire dal 2016, anche tale settore dell’economia è stato investito dall’innovazione dei Censimenti permanenti introdotti in Italia da ISTAT, di cui si è già detto in due precedenti Pillole [1]. Le informazioni statistiche su numero e principali caratteristiche strutturali delle istituzioni non profit attive in Italia nel 2019 sono state recentemente diffuse dall’Istituto Nazionale di statistica a partire dal registro statistico ottenuto dall’integrazione di diverse fonti amministrative, mentre nel 2022 partirà la seconda rilevazione per cogliere un quadro informativo sul settore ancora più dettagliato.
Alla data del 31 dicembre 2019, le istituzioni non profit attive in Italia erano 362.634, di cui il 5,2% localizzate in Puglia. Tra il 2018 e il 2019 è stato così rilevata a livello nazionale una lieve crescita (+0,9%), inferiore tuttavia di quanto rilevato tra il 2017 e il 2018 (+2,6%). Tra le regioni con gli incrementi maggiori, proprio la Puglia (+2,6%), dietro il Molise (+4,7%) e la Calabria (+3,2%) e appaiata con la provincia autonoma di Bolzano (+2,6%). Complessivamente, le istituzioni non profit nel 2019 impiegavano oltre 861 mila dipendenti, con un incremento stabile intorno all’1,0% rispetto all’anno precedente. Anche in questo caso, il trend positivo è stato particolarmente marcato in Puglia (+3,5%), dietro a Sardegna (+6,3%) e Valle d’Aosta (+3,8%).
Più nello specifico, in Puglia erano attive: oltre 16 mila associazioni (riconosciute e non), oltre 1.300 cooperative sociali, poco più di 240 fondazioni e oltre 1.300 enti costituiti in altra forma giuridica.
Considerando le sole cooperative sociali, mentre il loro numero è rimasto pressoché stabile, il numero dei dipendenti è passato da 22.110 del 2018 a 22.871 nel 2019 (+3,4%). Per quanto riguarda i settori di attività prevalente, la ripartizione percentuale in Puglia riflette quanto avviene a livello medio nazionale. I due settori in cui maggiormente sono concentrate le cooperative sociali in entrambi i casi sono Assistenza sociale e protezione civile (548 cooperative sociali attive in Puglia) e Sviluppo economico e coesione sociale (429 cooperative).
Rispetto all’Italia, in Puglia si osserva un numero relativamente più alto di cooperative dedite ad attività in Istruzione e ricerca, che sono in tutto 190: a livello regionale sono il 15%, contro il 9% a livello nazionale.
Ancora più evidente il peso preponderante del settore Assistenza sociale e protezione civile, dove si concentra il 67% dei dipendenti delle cooperative sociali della regione.
Per ulteriori approfondimenti: Struttura e profili del settore non profit – Anno 2019
[1] Si tratta delle Pillole “Il censimento permanente Istat: una comparazione tra livelli di istruzione in Puglia, Campania e Italia” e “Il censimento permanente delle imprese: investimenti in tecnologie digitali in Puglia, Campania e Italia”