Gli effetti del processo di decarbonizzazione del polo energetico di Brindisi: lo studio del DITNE
È disponibile sul sito del DITNE – Distretto Tecnologico Nazionale sull’Energia lo studio sugli effetti del processo di decarbonizzazione del polo energetico di Brindisi, commissionato da ARTI nell’ambito delle sue attività di analisi a supporto delle politiche industriali regionali e presentato in occasione di un webinar lo scorso 19 febbraio.
L’analisi condotta dal DITNE si concentra sui possibili impatti della riconversione di alcuni grandi impianti di produzione di energia elettrica localizzati nell’area brindisina, che passeranno dall’utilizzo del carbone al turbogas. Tale processo è previsto dal Piano Integrato per l’Energia e il Clima che a gennaio il MISE ha inviato alla Commissione europea: nel Piano l’Italia prevede la graduale cessazione della produzione elettrica da carbone entro il 2025. In Puglia, questa strategia nazionale ha un impatto rilevante, data la presenza di grandi impianti di produzione alimentati a carbone nella zona di Brindisi, che ospita da decenni uno dei più grandi poli energetici italiani ed europei e, in particolare, come la centrale Enel “Federico II” di Cerano, uno degli impianti più importanti coinvolti nel “phase-out” dal carbone al 2025.
In questa prospettiva, lo studio del DITNE ha analizzato i principali indicatori del comparto energetico brindisino, in termini di numero di aziende ed occupati, tipologie produttive, indotto e servizi correlati; le policy adottate dai gruppi industriali presenti sul territorio relativamente al processo di decarbonizzazione e all’evoluzione dell’assetto produttivo degli impianti di produzione di energia insediati nell’area brindisina; gli effetti occupazionali, diretti, indiretti e indotti a seguito delle politiche adottate. Una serie di interviste ai principali stakeholder del territorio su scenari e prospettive del comparto completano l’approfondimento, che rappresenta una base di partenza per disegnare adeguate strategie di sviluppo del settore energetico con il coinvolgimento di attori pubblici e privati in azioni e politiche a supporto di una transizione verde in grado di salvaguardare i livelli occupazionali.
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