Open data. Settori di intervento delle politiche di coesione in Puglia
Gli open data sono dati pubblici disponibili gratuitamente ed accessibili attraverso le tecnologie digitali. Costituiscono uno dei pilastri dell’Amministrazione aperta, pilastri che includono trasparenza, partecipazione e cittadinanza digitale. In particolare, i cittadini hanno il diritto di accesso a tutte le informazioni necessarie a conoscere il funzionamento e l’operato delle pubbliche amministrazioni. Per questo, i dati devono essere diffusi in formato aperto (open), in modo da garantirne riutilizzo e rielaborazione non solo per lo sviluppo di nuovi servizi, ma anche come ingrediente per i processi decisionali pubblici, per la promozione della cultura dell’accountability e per la valutazione dell’impatto delle politiche pubbliche.
Gli open data si caratterizzano per tre requisiti: essere forniti con licenza aperta (requisito giuridico), in forma gratuita (requisito economico) e in formato aperto non vincolato tecnicamente (requisito tecnologico).
Una delle più vaste iniziative di amministrazione aperta e di open data nel nostro Paese è OpenCoesione, coordinata dal Dipartimento per le Politiche di Coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ha ad oggetto le politiche di coesione in Italia. Sull’omonimo portale web sono messi a disposizione i dati relativi a tutti i progetti finanziati in attuazione delle politiche di coesione del ciclo 2007-2013 e 2014-2020 mediante Fondi Strutturali, Fondo nazionale per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) e Piano d’Azione per la Coesione (PAC). In particolare, le informazioni riguardano risorse programmate e spese, localizzazioni, ambiti tematici, soggetti programmatori e attuatori, tempi di realizzazione e pagamenti dei singoli progetti.
Rielaborando i dati disponibili sul portale riferiti alla Puglia, si propone di seguito un confronto tra gli interventi finanziati nel corso dei due cicli di programmazione, raggruppati per settori. Si precisa che il costo pubblico rilevato (comprensivo di risorse attratte) e il numero di progetti monitorati sono al momento pari rispettivamente a 16,9 miliardi e a 73.353, per il ciclo di programmazione 2007-2013, e pari rispettivamente a 13,1 miliardi e a 46.680, per il ciclo di programmazione 2014-2020.
In entrambi i cicli, “trasporti” e “ricerca e innovazione” sono allo stato attuale i due settori di intervento in cui vi è stata la maggiore concentrazione di risorse pubbliche. In particolare, nel passaggio tra i due cicli, per il settore “ricerca e innovazione” vi è stato un aumento della quota di risorse sul totale (si è passati dal 18% al 25% delle risorse complessive monitorate). Anche per “occupazione” si è registrato un aumento simile nella quota di risorse destinate (6 punti percentuali, dal 5 all’11%).
Infine, nell’attuale programmazione, risulta ridotto il peso percentuale delle risorse finora destinate al settore “istruzione” (passate dal 9 al 4% delle risorse pubbliche complessive) e a “città e aree rurali” (passate dal 3% a zero). Al momento, anche per il settore di intervento “infanzia e anziani” non risulta in corso o concluso alcun progetto. Dinamiche simili si osservano a livello nazionale.
Per ulteriori approfondimenti: OpenCoesione