Mappatura e analisi delle organizzazioni creative a Taranto. Una social network analysis
Obiettivo generale della ricerca
Analizzare e mappare le imprese creative di Taranto, la loro configurazione relazionale e i vantaggi competitivi locali in termini di creatività. Conoscere la qualità del capitale sociale locale, l’identità, i bisogni, la rilevanza economica degli attori, è fondamentale per sviluppare politiche di sviluppo ad hoc
Principali risultati prodotti
Report metodologico che riporta i criteri di scelta degli intervistati, la traccia dell’intervista e la tecnica di Social Network Analysis (Rapporto)
Informazioni primarie su attività economiche nell’ambito della cultura e creatività (Database)
Proposta di politiche mirate allo sviluppo locale della città di Taranto attraverso il supporto all’economia creativa e culturale (Pubblicazione)
Principale know-how prodotto
Revisione della letteratura accademica su economia legata a cultura e creatività e ruolo nello sviluppo locale
Revisione della letteratura su Taranto e raccolta di ricerche empiriche su imprese creative e culturali in Puglia
Costruzione di una base di dati qualitativa e quantitativa
Sfida sociale: Valorizzazione del patrimonio culturale
Sarebbero auspicabili azioni di accompagnamento istituzionale alla costruzione di reti, in grado di creare sinergie positive, sviluppare il Made in Italy in chiave innovativa e rafforzare la sostenibilità economica e sociale del settore culturale e creativo. Oltre all'implementazione di azioni di accompagnamento alla costituzione di reti informali, quali, ad esempio, la creazione di coworking, di hub creativi, di eventi di networking e così via, servirebbero contratti di rete locali ben progettati, non generalisti; il rischio, altrimenti, è quello di moltiplicare i soggetti istituzionali sul territorio, senza peraltro fornire reali strumenti di supporto al l’economia creativa locale. Mancano beni collettivi locali per la competitività quali centri di ricerca, di sperimentazione artistica, scuole professionali, infrastrutture integrate nel territorio; questi consentirebbero alla pluralità di micro-imprese di innovare, fare ricerca e sviluppare nuovi prodotti e favorirebbero la produzione di reti di relazione tra imprese e il moltiplicarsi di capitale sociale. La presenza dell'acciaieria, resa sostenibile dal punto di vista ambientale, può essere trasformata in questo senso in una risorsa se si riuscisse a collegare un centro di ricerca al mondo dell'acciaio. Il collegamento non dovrebbe avvenire soltanto in maniera diretta con la creazione di un centro di ricerca sul materiale, ma, in linea con alcuni esempi internazionali, primo tra tutti quello di FutureLab a Linz (https://ars.electronica.art/futurelab/en/about/), collegare anche il mondo culturale dell'acciaio al contesto, con ricerca nel campo della sperimentazione artistica, della musica, del design. La mancanza e l'obsolescenza di infrastrutture, pure in un territorio con una dotazione industriale pesante, andrebbe inoltre risolta con ammodernamento, ricostruzione e integrazione delle reti infrastrutturali già presenti. In generale, vi è la necessità di creare opportunità per le nuove generazioni di professionisti. Non tanto, o non solo, politiche di lungo periodo, ma azioni istituzionali concrete e politiche di sviluppo economico tradizionale, che rendano il territorio capace di rispondere alle nuove forme imprenditoriali giovanili e che siano in grado di creare e fare crescere un mercato per l'economia basata su cultura e creatività. A queste andrebbero affiancate politiche per la creazione e per l'internazionalizzazione delle imprese (soprattutto grazie alla buona vocazione turistica del territorio)
Collaborazioni internazionali rilevanti attivate
- Università di Barcellona (Collaborazione scientifica)
Studio dell’impatto della manifattura digitale sulle regioni mediterranee e sul ruolo delle industrie creative e culturali nello sviluppo locale
Collaborazioni regionali rilevanti attivate
- Camera di Commercio - Taranto (Collaborazione scientifica)
Fornitura elenco database attività economiche appartenenti al settore creativo a cui inviare il questionario da compilare
- Distretto Puglia Creativa (Collaborazione scientifica)
Acquisizione questionari in forma aggregata e anonima da parte la rete associata al Distretto
- Plasticity Post disaster Rooftop (Partnership)
Organizzazione eventi di disseminazione sul territorio regionale
- D'Ovidio M. (2016) The creative city does not exist. Critical essays on the creative and cultural economy of cities. Ledizioni
- Chiappini L., D'Ovidio M. (2016) Il potenziale dei makers: tra innovazione economica e coesione sociale. Agenda Milano: ricerche e pratiche per una città inclusiva. Fondazione Giangiacomo Feltrinelli
- D'Ovidio M., Cossu A. (2017) Culture is reclaiming the creative city: The case of Macao in Milan, Italy. City, Culture and Society
- D'Ovidio M., Rabbiosi C. (2017) Maker e città. La rivoluzione si fa con la stampante 3D?. Fondazione Giacomo Feltrinelli
- D'Ovidio M., Gandini A. (2019) The Functions of Social Interaction in the Knowledge-Creative Economy: Between Co-Presence and ICT-Mediated Social Relations. Sociologica
- D'Ovidio M., Pacetti V. (2019) Spatialization of innovation in the fashion industry: Milan as a creative hub. Creative hubs in question
- D'Ovidio M. (2019) Creative City. Enciclopedia The Wiley Blackwell Encyclopedia of Urban and Regional Studies
- Coppola A., D'Ovidio M. (2018) Embedded economic practices in the city of Taranto. The many capitals of community economies in challenging places. Territorio
D'Ovidio Marianna
SPS/09 Sociologia dei processi economici e del lavoro
Dipartimento di Scienze politiche
Università degli Studi di Bari "Aldo Moro"