Lotta allo spreco alimentare, vivace confronto nel workshop di InnoNets in Fiera del Levante
Ogni anno in Italia lo spreco alimentare vale oltre 15 miliardi di euro. In Puglia si perdono 310 mila tonnellate di alimenti all’anno, il 54% degli sprechi avviene tra le mura domestiche. A partire da questi elementi, stamattina alla Fiera del Levante di Bari, nel padiglione 129, si è svolto il workshop, suddiviso in due parti, del progetto InnoNets, Innovative Networks for the Agrifood sector, finanziato nell’ambito del Programma Europeo Interreg V-A Grecia-Italia, il cui obiettivo è fornire un’opportunità per approfondire i vantaggi della riduzione dello spreco alimentare e un’occasione di confronto per i soggetti che operano sul tema.
L’iniziativa è parte del ciclo di eventi sul contrasto allo spreco alimentare, promossi dalla Regione Puglia e da ARTI – Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione, in collaborazione con Legacoop Puglia e Politecnico di Bari, per favorire la cooperazione territoriale fra la Regione Puglia e la Regione delle Isole Ionie (in Grecia) nel settore agroalimentare.
Ad aprire i lavori della sessione mattutina “Opportunità del contrasto allo spreco alimentare”, è stato il presidente di ARTI Puglia Vito Albino: “Se guardiamo alla crescita demografica del pianeta, non possiamo ignorare il fatto che l’alimentazione sia un elemento cardine della nostra vita. Produzione, lavorazione, distribuzione e consumo creano eccedenze. Le eccedenze portano a spreco e lo spreco a rifiuti. L’alimentazione quindi non può non essere al centro delle agende del Governo. In realtà da qualche anno inizia ad esserci un’attenzione particolare su questi temi, basti pensare che abbiamo due leggi sul riuso delle eccedenze, una nazionale, la 166 del 2016, e una regionale, la n.13 del 2017. Il percorso che grazie ad Innonets abbiamo intrapreso riguarda diversi ambiti: non solo quello normativo ma anche quello tecnologico e sociale”.
Delle norme nazionali sul riutilizzo delle eccedenze alimentari e non (anche farmaceutiche ad esempio) ha parlato l’onorevole Maria Chiara Gadda, che della legge 166 del 2016 è stata relatrice: “Questa legge serve innanzitutto a riconoscere un fenomeno che è quello dell’eccedenza e a porre le basi per gestirlo. Non possiamo ignorare che l’economia circolare abbia un impatto economico ma anche sociale. La legge non riguarda lo spreco ma il riuso delle eccedenze. Serve per far connettere il mondo produttivo con quello del no profit”. Il consigliere regionale Ruggiero Mennea, relatore della legge regionale n. 13/2017, ha illustrato invece una serie di azioni concrete che si stanno svolgendo sul territorio pugliese, come i tavoli di coordinamento, il progetto Hub nella provincia Bat e una piattaforma telematica, in corso di progettazione, per mettere in rete tutti gli attori coinvolti.
Durante il resto della mattinata Alessandro Cappuccio, dirigente del Servizio Inclusione sociale attiva della Regione Puglia e Teresa Chimienti della Sezione Inclusione sociale della Regione Puglia hanno illustrato le potenzialità dei bandi regionali in atto, mentre Gaetano Grasso di InnovaPuglia ha presentato i living labs che nei prossimi mesi caratterizzeranno il progetto Innonets e Francesca Volpe del CIHEAM Bari ha descritto le opportunità offerte dal progetto InnoNets. Ha concluso la mattinata l’intervento di Antonio Spera, che ha raccontato l’esperienza condotta da Avanzi Popolo 2.0 nel territorio barese.
La seconda sessione “Obiettivo zero spreco alimentare” ha avuto inizio con l’intervento di Crescenzo Antonio Marino, dirigente della Sezione Ricerca, innovazione e capacità istituzionale della Regione Puglia che ha introdotto il tema della cooperazione nell’innovazione.
Il resto del pomeriggio si è strutturato nella forma della tavola rotonda tra associazioni, enti e reti del territorio, che si sono confrontati con Valeria Patruno di ARTI, Carmelo Rollo, presidente di Legacoop Puglia e Carmelo M. Torre del Politecnico di Bari. La giornata è stata moderata da Nick Difino, divulgatore della cultura alimentare.
Progetto Internazionale di riferimento: INNONETS