La Puglia delle Key Enabling Technologies – Primo step
Le competenze e le peculiarità scientifiche e tecnologiche del territorio
Secondo la definizione della Commissione Europea, le Key Enabling Technologies (KET) sono tecnologie “ad alta intensità di conoscenza e associate ad elevata intensità di ricerca e sviluppo, a cicli d’innovazione rapidi, a consistenti spese di investimento e a posti di lavoro altamente qualificati. Rendono possibile l’innovazione nei processi, nei beni e nei servizi in tutti i settori economici e hanno quindi rilevanza sistemica”. La Commissione ne individua sei: la micro e nanoelettronica, le nanotecnologie, le biotecnologie industriali, la fotonica, i materiali avanzati e le tecnologie di produzione avanzata.
Negli ultimi mesi, ARTI ha avviato un’indagine sperimentale, volta alla conoscenza diretta dei protagonisti in Puglia della produzione di know-how e delle imprese che fanno ricorso alle tecnologie abilitanti. L’indagine, condotta con metodo partecipato, oltre a fornire elementi conoscitivi sulla composizione e le potenzialità della ricerca e innovazione pugliese, mira anche a consentire all’Amministrazione regionale di impostare nuovi e più incisivi interventi a supporto dello sviluppo del sistema d’impresa in Puglia in chiave innovativa e competitiva, anche nell’ottica della definizione e dello sviluppo della propria “strategia di specializzazione intelligente” SmartPuglia2020.
Il Rapporto rappresenta un primo step dell’indagine, destinata ad essere progressivamente estesa attraverso un coinvolgimento crescente di soggetti del sistema industriale (aziende, Distretti Produttivi e Tecnologici) e attraverso una ricognizione puntuale delle infrastrutture di ricerca attualmente in dotazione al sistema della ricerca pugliese.