Il Censimento permanente delle imprese: investimenti in tecnologie digitali in Puglia, Campania e Italia
L’innovazione del Censimento permanente dell’Istat non ha interessato solo gli ambiti demografici connessi alle principali caratteristiche socio-economiche della popolazione, ma anche l’aggiornamento più frequente delle informazioni sulla struttura e sulla competitività delle imprese.
Il Censimento permanente delle imprese, pur essendo di tipo campionario, restituisce dati di tipo censuario, integrando le informazioni dei registri statistici, delle indagini economiche correnti e di nuove rilevazioni dirette. La prima rilevazione si è svolta da maggio a settembre 2019 e verrà ripetuta da ora in poi a cadenza triennale e non più decennale come finora avvenuto.
Relativamente a questa indagine, recentemente l’Istituto nazionale di statistica ha anche rilasciato i report territoriali. In Puglia il censimento del 2019 ha coinvolto un campione di oltre 15 mila imprese con 3 e più addetti, attive nei settori dell’industria e dei servizi, in rappresentanza di un universo di oltre 58 mila imprese regionali. Tra le informazioni presenti nella rilevazione, si propone di seguito un focus sui risultati relativi agli investimenti in tecnologie digitali effettuati nel triennio 2016-2018 dalle imprese con almeno 10 addetti, mediante un confronto tra Puglia, Campania e Italia.
Complessivamente, la quota di imprese con almeno 10 addetti, che hanno effettuato investimenti in almeno una tecnologia digitale è pari al 58,7% in Puglia e al 61,5% in Italia.
Si osservano scarti notevoli tra le aree tecnologiche: difatti, gli investimenti appaiono concentrati nell’area delle tecnologie basate su Internet, soprattutto per quel che riguarda la connettività mediante fibra ottica (almeno il 40% delle imprese ha effettuato investimenti) o mediante 4G/5G (almeno nel 30% dei casi). Altra area che ha catalizzato particolarmente l’interesse delle imprese è quella della sicurezza informatica, per quote di imprese comprese tra il 20% in Puglia e il 26% in Italia. Nessun’altra tecnologia digitale, anche tra quelle comprese nelle applicazioni dell’intelligenza artificiale (tecnologie immersive, big data, automazione avanzata e robotistica), ha interessato una porzione rilevante delle imprese censite, con quote sempre inferiori al 7% sul totale.
All’interno delle stesse aree tecnologiche, invece, non vi sono differenze di particolare rilievo tra le due regioni in esame e la corrispondente media nazionale. Solo in due casi la Puglia registra un divario negativo di almeno 5 punti percentuali: è il caso degli investimenti in connettività mediante fibra ottica, che registrano una differenza di 5,2 punti percentuali in meno rispetto alla Campania, e degli investimenti in sicurezza informatica, con uno scarto di 6,6 punti percentuali in meno rispetto alla media italiana.
Per ulteriori approfondimenti: Censimento permanente delle imprese: report territoriale Puglia